Tumore del seno metastatico, Aifa approva nuova terapia mirata

Via libera dall'Agenzia Italiana del Farmaco alla rimborsabilità di elacestrant, una terapia ormonale mirata in grado di colpire una mutazione specifica del tumore al seno metastatico. Il nuovo degradatore selettivo del recettore degli estrogeni é stato autorizzato per pazienti con mutazioni di Esr1, che hanno già ricevuto in prima linea una terapia endocrina in associazione con inibitori di Cdk4/6. A darne notizia è Menarini Stemline Italia, una sussidiaria del Gruppo Menarini.
"Il carcinoma mammario positivo ai recettori ormonali e negativo per Her2- comprende due terzi di tutti i casi di questa neoplasia. L'esposizione prolungata alle terapie endocrine usate per curarlo - afferma Lucia Del Mastro, direttore dell'Oncologia Medica dell'Irccs San Martino di Genova - spesso determina l'acquisizione di mutazioni a carico del recettore estrogenico Esr1, che si sviluppa in circa il 50% delle pazienti".
La nuova terapia ormonale è progettata per superare questo meccanismo di resistenza. Elacestrant appartiene infatti alla classe di farmaci chiamata Serd, che porta alla distruzione selettiva del recettore degli estrogeni. Da uno studio clinico che ha coinvolto 478 pazienti è emerso che elacestrant ha ridotto del 45% il rischio di progressione o morte. "I risultati - spiega Giuseppe Curigliano, professore di Oncologia Medica all'Università di Milano - mostrano il valore terapeutico aggiunto di questo farmaco che si assume per via orale, pertanto maneggevole".
Per identificare nel sangue alterazioni genomiche indice di resistenza ai trattamenti convenzionali ma anche di risposta a farmaci innovativi, "sempre più importante è la biopsia liquida, basata su un semplice prelievo di sangue", precisa Adriana Bonifacino, fondatrice di Fondazione IncontraDonna. "Elacestrant - conclude Monica Binaschi, direttore del Dipartimento di Scienze Precliniche e Traslazionali di Menarini Ricerche - rappresenta un esempio del nostro impegno: una terapia mirata, che risponde a un bisogno clinico insoddisfatto per pazienti con prognosi sfavorevole, con resistenza ai trattamenti precedenti".
ansa