Epilessia, dopo 30 giorni interrotto lo sciopero della fame

Dopo 30 giorni di sciopero della fame, il presidente dell'Associazione Italiana Contro l'Epilessia, Giovanni Battista Pesce, ha interrotto la sua protesta il 9 luglio 2025. La decisione è arrivata a seguito della conferma che la Relazione Tecnica necessaria alla trattazione del Disegno di Legge n. 898 sull'epilessia è in avanzato stato di definizione, grazie alla collaborazione attiva con i ministri Orazio Schillaci e Giancarlo Giorgetti. Lo sciopero, iniziato il 10 giugno 2025, era stato motivato dalla mancata consegna della Relazione Tecnica da parte del ministero della Salute, attesa al Senato dalla Commissione Bilancio dall'11 giugno 2024, giorno in cui era stata formalmente richiesta. Il Disegno di Legge n. 898, presentato dalla Senatrice Licia Ronzulli il 28 settembre 2023, mira a riconoscere pienamente i diritti e la cittadinanza delle oltre 550.000 persone con epilessia in Italia. Il testo è attualmente fermo alla Commissione Sanità del Senato, in attesa della documentazione economica necessaria a valutarne l'impatto. Durante lo sciopero, Pesce si è recato ogni martedì davanti al ministero della Salute per sollecitare l'intervento delle istituzioni, chiedendo l'attenzione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dei ministri Marina Elvira Calderone, Alessandra Locatelli, Matteo Salvini, Orazio Schillaci, Giuseppe Valditara, e dei vertici dell'Inps e delle Commissioni parlamentari coinvolte. Aice ha dichiarato di aver trovato piena sintonia con i ministri Schillaci e Giorgetti nel definire le priorità: misure inclusive, antidiscriminatorie e l'uso di fondi già esistenti per promuovere formazione, ricerca e campagne informative dedicate all'epilessia. "Attendo che la Relazione Tecnica sia formalmente consegnata al Senato nei tempi istituzionali promessi, perché è tempo che il Parlamento riconosca i diritti delle persone con epilessia", ha detto Pesce.
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