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11 milioni di casi di tumore allo stomaco da Helicobacter: che cosa fare per prevenirlo

11 milioni di casi di tumore allo stomaco da Helicobacter: che cosa fare per prevenirlo

Circa 11 milioni di casi di tumore allo stomaco. Tanti sono, secondo le stime appena pubblicate su Nature Medicine, le neoplasie dovute a Helicobacter pylori che colpiranno bambini e adolescenti di oggi nel corso della propria vita. Una stima che, pur con tutte le incertezze, deve servire a richiamare l’attenzione sulla questione prevenzione per un tumore prevenibile, quale quello appunto allo stomaco associato al batterio. E’ questo il tono del messaggio rilanciato da alcuni ricercatori dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) dell’Oms, autori delle previsioni sul futuro impatto del tumore allo stomaco nei nati tra il 2008 e il 2017.

Le infezioni da H.pylori e cancro allo stomaco

Helicobacter pylori è un batterio ed è un agente cancerogeno riconosciuto. Malgrado in molti casi molte persone siano infettate dal batterio e non sviluppino sintomi, in altri può generare gastriti, ulcere e tumori, appunto. Una corretta igiene, della persona e di acqua e cibi è il primo passo fondamentale per prevenire le infezioni da H. pylori, ricordano dall’Istituto superiore di sanità, ma d’aiuto è anche l’utilizzo di farmaci quali antibiotici e inibitori della pompa protonica. Purché l’infezione sia nota: una strategia terapeutica che possa infatti dirsi efficace deve poter agire prima che si instaurino lesioni precancerose, puntualizzano gli esperti dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom). “Si stima che fino a 25 milioni di persone siano infettate dal batterio solo in Italia - spiega a Salute Nicola Silvestris, direttore dell’Oncologia medica dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari e segretario nazionale Aiom - spesso in maniera insidiosa considerando che in molti casi l’infezione è asintomatica, ma questo batterio ha un legame molto stretto con il carcinoma gastrico, al punto che lo Iarc lo include tra i cancerogeni di tipo I”.

Lo studio

Lo studio su Nature Medicine ha esaminato l’impatto futuro di tumori gastrici per 185 paesi a partire dai dati demografici e di incidenza di malattia contenuti in risorse quali GLOBOCAN, Cancer Incidence in Five Continents (CI5) e UN World Population Prospects. I ricercatori hanno elaborato le loro stime ammettendo che in futuro si osservi un’incidenza invariata della malattia. I risultati, concentrati sulla coorte di nati tra 2008 e 2017, parlano di circa 15,6 tumori gastrici sviluppati da bambini e adolescenti di oggi nel corso della loro vita. Di questi 11,8 milioni sarebbero attribuibili a infezioni di H.pylori. Il peso maggiore della malattia, scrivono, si avrebbe per Asia, America centro meridionale e Africa, ma ad oggi programmi di prevenzione mirata esistono, e in numero ridotto, solo per alcuni paesi asiatici.

Più impegno sulla prevenzione

I dati messi insieme dallo Iarc puntano a sottolineare l’importanza di adeguati programmi di prevenzione test-and-treat a livello di popolazione, costo-efficaci anche in contesti a basso rischio, riferiscono gli autori. Non solo come strategia di prevenzione contro il cancro allo stomaco, ma anche contro altre patologie correlate a H.pylori, dall’ulcera all’anemia.

A tal proposito un gruppo di lavoro dello Iarc stesso ha appena rilasciato delle raccomandazioni per indirizzare l’implementazione di programmi test and treat. Perché, scrivevano solo pochi mesi fa: “Nonostante i trend decrescenti nei tassi di incidenza e mortalità osservati in molti paesi, il cancro allo stomaco continuerà a rappresentare un importante problema di salute pubblica a livello globale a causa di un sostanziale aumento demografico di nuovi casi e decessi”. Ma il tumore gastrico, continuano, non ha ricevuto le attenzioni che altri agenti infettivi in grado di predisporre al rischio di tumori hanno invece già avuto, come l’Hpv o epatite B e C. Nel documento ci sono indicazioni su test da fare per intercettare l’infezione (come test del respiro o test degli antigeni su feci) e sulle terapie antibiotiche, sempre considerando e monitorando attentamente il rischio di resistenza alle terapie.

Combattere un’infezione curabile e guaribile

“Lo studio dello Iarc indica che circa tre quarti dei casi di tumori gastrici in futuro saranno correlati a una infezione curabile e guaribile - riprende Silvestris - infatti, anche se problemi di antibiotico-resistenza costringono ad aggiornare le terapie somministrabili, abbiamo a disposizione antibiotici efficaci, quanto più precocemente assunti, ovvero prima che si instaurino lesioni precancerose”. In questa ottica, prosegue, potrebbe essere utile prestare attenzione a sintomi vaghi e aspecifici, come dolori addominali, vomito, gonfiore per intercettare precocemente l'infezione. “Le nuove stime sui tumori gastrici per il futuro vanno ad aggiungersi alle raccomandazioni già emanate dal Consiglio europeo alla fine del 2022, che invitavano a considerare strategie di screening e trattamento nei paesi ad alta incidenza e mortalità per questa malattia”. Anche se, è bene ricordarlo, anche dopo l’eradicazione l’infezione da H.pylori può tornare, conclude l’esperto, con un appello contro altri fattori - dalla cattiva dieta, al fumo all’alcol - che possono aumentare il rischio di tumori gastrici.

La Repubblica

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