Seconda vittima da West Nile nel Lazio, un'altra in Campania

Salgono a quattro, dall'inizio dell'anno, le vittime per il virus West Nile in Italia. Dopo un decesso in Piemonte nei mesi scorsi e la morte di una donna di 82 anni a Latina lo scorso 20 luglio, oggi altri due decessi si sono registrati nel Lazio e in Campania. Nel Lazio è morto un uomo di di 77 anni ricoverato all'Istituto Spallanzani di Roma: era affetto da patologie croniche e aveva subito un trapianto cardiaco. Aveva soggiornato nell'ultimo periodo a Baia Domizia, in provincia di Caserta, dove sono stati confermati nei giorni scorsi altri casi dell'infezione. L'altro paziente morto è un uomo 80enne originario di Maddaloni: era ricoverato all'ospedale di Caserta ed era affetto da gravi patologie pregresse. Nello stesso ospedale è ricoverato per West Nile anche un altro anziano, sempre di Maddaloni.
Allerta alta nella Regione Lazio dunque, dove oggi si sono registrati 16 nuovi casi di positività al virus, di cui 4 con sindrome neurologica e 12 con febbre. Con questi ultimi accertamenti, rileva il bollettino della Regione, "salgono a 44 le conferme diagnostiche di positività di infezione da West Nile Virus nel 2025, registrate in provincia di Latina (41 casi totali, inclusa la paziente deceduta la scorsa settimana presso l'ospedale di Fondi) e in provincia di Roma (2 casi) e 1 fuori Regione con probabile esposizione in provincia di Caserta". Al momento, 2 pazienti si trovano ricoverati in terapia intensiva.
La Regione ha disposto, tra le misure precauzionali, l'estensione dell'esecuzione del test per il virus a tutti i donatori di sangue ed ha esteso le prescrizioni di contenimento del virus anche all'Asl Roma 6, ovvero ai territori dei Castelli romani e nel tratto del litorale sud. Nonostante le rassicurazioni, commenta tuttavia Alessio D'Amato, capogruppo di Azione al Consiglio regionale del Lazio, "si continua a morire per le complicanze da West Nile. La situazione non è governata e non è noto il piano di disinfestazione, le attività di coordinamento e monitoraggio procedono molto lentamente. La situazione sembra sottovalutata". È stata intanto intensificata l'attività di sorveglianza per monitorare l'estensione del contagio sui cavalli nelle Asl Roma 5, a Frosinone, Roma 6 e Latina. Anche in Campania l'attenzione è alta, con otto ricoverati al 23 luglio, concentrati nel casertano. La Regione ha richiamato l'attenzione sulla necessità di eseguire, unitamente alle Asl, campagne straordinarie di disinfestazione con particolare attenzione ad aree verdi, parchi pubblici, zone umide. Il sindaco di Maddaloni, Andrea De Filippo, ha assicurato di aver "disposto interventi massicci e ripetuti di disinfezione". In Italia, dall'inizio dell'anno sarebbero oltre 50 i casi confermati. Da un punto di vista numerico, ha precisato l'Istituto superiore di sanità, "l'andamento epidemiologico è in linea con quello degli anni precedenti".Ministero e Regioni hanno messo a punto un sistema di sorveglianza che prevede varie misure, comprese quelle a protezione dei trapianti e delle trasfusioni di sangue. Nell'80% dei casi l'infezione è asintomatica. La malattia non si trasmette da persona a persona ma è veicolata dalle zanzare culex."Dal 2008 abbiamo casi autoctoni di febbre da virus West Nile anche in Italia - spiega all'ANSA Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva all'Università di Milano - ma ciò che oggi maggiormente preoccupa è l'individuazione di focolai in zone finora non colpite, come il Lazio". Va ricordato, rileva, che "il tasso di mortalità è comunque basso e pari ad uno a mille, con un rischio maggiore per i soggetti più fragili, con patologie o immunodepressi. E' dunque importante che, a livello individuale, ci sia una consapevolezza della necessità di proteggersi dalle zanzare con repellenti a indumenti adeguati". Purtroppo, conclude l'esperto, "siamo ancora in una fase iniziale ed è probabile che con il caldo della stagione estiva anche la propagazione delle zanzare infette possa essere favorita. Per questo, è quanto mai fondamentale che i comuni intensifichino le misure di disinfestazione sul territorio, come già si sta facendo".
ansa