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Giornata della sordocecità: tra gli italiani scarse conoscenze ma alta sensibilità

Giornata della sordocecità: tra gli italiani scarse conoscenze ma alta sensibilità

Tra gli italiani vi è una conoscenza non del tutto appropriata sulle persone con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale, che sono oltre 360mila (lo 0,7% della popolazione). Ma è in aumento la sensibilità sul tema e cresce il numero di chi sceglie di sostenere gli enti che si occupano di “assistenza alle persone con disabilità motorie, cognitive e sensoriali”. Sono alcune delle evidenze che emergono dalla ricerca condotta a giugno 2025 da AstraRicerche per la Lega del Filo d’Oro, su un campione di oltre mille italiani tra i 18 e i 75 anni, presentata in occasione della Giornata internazionale della sordocecità (27 giugno).

Gli italiani sanno che è una condizione che si può presentare già dalla nascita, congenita, legata a infezioni durante la gravidanza, a nascita prematura, a rare malattie genetiche (70,4%) e – meno – che è una condizione che si può acquisire nel corso della vita, a seguito di traumi, gravi malattie, etc. (58,9%) . Un quinto (19,7%) è erroneamente convinto che la sordocecità sia una disabilità rara, con pochissimi casi in Italia, e un sesto (16,9%) non è a conoscenza delle possibilità per comunicare con il mondo (“la persona sordocieca dalla nascita non ha alcun modo di comunicare con il mondo esterno”).

Nonostante una conoscenza ancora parziale, la sensibilità rispetto a questi temi è in crescita: se negli ultimi 10 anni molte ‘buone cause’, aree di intervento degli Enti del Terzo Settore, hanno visto una diminuzione del numero di sostenitori tramite donazione, la più rilevante eccezione è costituita dall’“assistenza alle persone con disabilità motorie, cognitive e sensoriali”, passata dal 9,4% del 2016 al 16,4% del 2025 . E dal 2016 al 2025 la parte degli italiani che dichiarano di conoscere la Lega del Filo d’Oro non solo di nome ma, in modo qualificato, è passata dal 31,0% al 46,2%.

“La sordocecità è una condizione complessa che richiede attenzione, ascolto e risposte su misura - sottolinea il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli -. Nel disegno di legge semplificazioni del 2024 abbiamo dato un segnale importante: il riconoscimento della sordocecità a prescindere dall’età di insorgenza, per garantire alle persone i giusti diritti e sostegni”. Il ministro assicura il proprio impegno per “per il diritto di tutti ad una vita che sia sempre il più possibile autonoma e indipendente mettendo al centro delle risposte la persona, la sua famiglia e offendo opportunità per la dignità della vita di ognuno”.

Al fine di porre l’attenzione su alcuni temi centrali per promuovere un reale cambiamento, la Lega del Filo d’Oro ha presentato nel marzo del 2024, alla Camera dei deputati, il Manifesto delle persone sordocieche, un documento in dieci punti in cui si chiede alle Istituzioni un maggior impegno affinché ogni persona sordocieca venga riconosciuta e sostenuta, ovunque e sempre, con accesso a cure, interpreti e strumenti che possano davvero fare la differenza nella vita di tutti i giorni. Perché l’inclusione scolastica, la mobilità autonoma, l’accessibilità dei luoghi di sport e cultura, la possibilità di lavorare e abitare in spazi pensati per le esigenze specifiche di chi non vede e non sente non sono solo diritti, ma passi fondamentali verso una società in cui nessuno venga lasciato indietro.

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