Niente più visite mediche inutili

Svegliarsi la mattina con mal di testa, crampi allo stomaco o diarrea: chi non l'ha mai provato? Eppure, anche nel 2025, alcuni datori di lavoro in Germania pretendono ancora che i propri dipendenti vadano dal medico e richiedano un certificato di malattia. È del tutto inutile.
Dei circa 116 milioni di certificati di malattia emessi ogni anno in Germania, circa il 35% dura da uno a tre giorni. Sebbene esista un obbligo di legge che prevede la concessione di tre giorni di congedo per malattia ai dipendenti in caso di malattia – ovvero giorni di malattia che possono essere persi senza un certificato medico – le aziende possono comunque richiedere la presentazione di un certificato di malattia fin dal primo giorno. Questa pratica deve cessare, poiché offre solo vantaggi a quasi tutti i soggetti coinvolti.
Ci sono malattie che regolarmente ti rendono inabile per brevi periodi. Emicrania ed endometriosi sono solo due esempi. Le persone con malattie croniche sanno cosa fare in questi casi e non hanno bisogno di consultare un medico. E ci sono malattie così comuni che tutti sappiamo cosa fare: tosse, raffreddore, infezioni gastrointestinali. In molti casi, il riposo aiuta, non stare seduti in una sala d'attesa piena di batteri.
Ecco perché la proposta della National Association of Statutory Health Insurance Physicians di estendere il periodo di attesa a cinque giorni ha senso. Recarsi dal medico può effettivamente ostacolare una rapida guarigione. Per chi è malato, consultare un medico mentre si prova dolore può essere un peso enorme.

L'assicurazione sanitaria pubblica presenta deficit per miliardi di dollari. Pertanto, si discute ampiamente su come ridurre i costi. Andreas Gassen, presidente della National Association of Statutory Health Insurance Physicians, ha le sue idee.
Gli studi medici cronicamente sovraffollati e i tempi di attesa infiniti per gli appuntamenti verrebbero significativamente ridotti grazie alle nuove norme proposte da Gassen. I medici potrebbero concentrarsi esclusivamente sui pazienti che hanno realmente bisogno di aiuto: quelli con patologie più gravi che necessitano di antibiotici o altri farmaci e terapie.
Anche le casse malati ne trarrebbero vantaggio: se non ci fossero più certificati di malattia per meno di quattro giorni, verrebbero sollevate da 100 milioni di euro.
Ma eccoli di nuovo, quei datori di lavoro notoriamente sospettosi nei confronti dei propri dipendenti e che sospettano frodi. Almeno così potrebbero restare a casa senza ammalarsi.
Ma un simile inganno è già possibile con le normative attuali: a quasi nessuno viene negato un certificato medico se afferma di soffrire di emicrania, raffreddore, vomito o qualcosa di simile. Soprattutto in un momento in cui molti medici stanno già curando i pazienti tramite telefono o videoconsulenza perché stanno raggiungendo i limiti di capienza. Chiunque voglia frodare può farlo anche senza giorni di attesa.
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