I virus indurrebbero metastasi

MADRID (EFE).— Uno studio internazionale ha rivelato che infezioni come l'influenza e il SARS-CoV-2 possono attivare le cellule dormienti del cancro al seno nei polmoni, facilitando lo sviluppo di tumori metastatici.
Questa ricerca, pubblicata su Nature, approfondisce la correlazione tra malattie infettive e progressione del cancro.
Il lavoro sui topi è stato condotto da scienziati provenienti dagli Stati Uniti, dal Regno Unito e dai Paesi Bassi, che hanno analizzato anche i dati sugli esseri umani.
"I nostri risultati indicano che le persone con una storia di cancro potrebbero trarre beneficio dall'adozione di precauzioni contro i virus respiratori, come ad esempio vaccinarsi quando possibile", ha affermato Julio Aguirre-Ghiso, co-direttore dello studio.
Il cancro al seno, il tumore più comune diagnosticato nelle donne, può lasciare cellule disseminate in uno stato dormiente dopo un'apparente remissione. Queste cellule possono rimanere dormienti per anni fino a quando uno stimolo, come un'infezione virale, non le riattiva e causa una ricaduta.
"Le cellule tumorali dormienti sono come le braci rimaste in un falò abbandonato, e i virus respiratori sono come un vento forte che riaccende le fiamme", ha spiegato James DeGregori, un altro dei responsabili della nuova ricerca.
Esponendo i topi ai virus influenzali e al SARS-CoV-2, gli scienziati hanno osservato un'enorme espansione delle cellule metastatiche nei polmoni nel giro di pochi giorni e la comparsa di lesioni nel giro di sole due settimane. I ricercatori sottolineano che questa riattivazione è dovuta all'azione di una proteina rilasciata dal sistema immunitario.
"Il risveglio delle cellule tumorali dormienti è guidato dall'interleuchina-6 (IL-6)", spiega lo studio.
La proteina, rilasciata dalle cellule immunitarie in risposta alle infezioni, potrebbe essere la chiave del fenomeno. "L'identificazione dell'IL-6 come mediatore chiave suggerisce che l'uso di inibitori dell'IL-6 o di altre immunoterapie potrebbe prevenire o ridurre la recrudescenza delle metastasi", ha affermato Aguirre-Ghiso.
Per rafforzare le loro conclusioni, il team ha analizzato i dati di 4.837 persone nella UK Biobank e di quasi 37.000 pazienti affette da tumore al seno registrate presso il Flatiron Health negli Stati Uniti. In entrambi i casi, hanno riscontrato un'associazione diretta tra infezioni respiratorie e sviluppo di metastasi.
La biobanca britannica ha scoperto che i pazienti risultati positivi al SARS-CoV-2 avevano un tasso di decessi correlati al cancro doppio rispetto a quelli non infetti.
L'analisi condotta negli Stati Uniti ha rilevato un aumento del rischio di malattia polmonare metastatica superiore al 40% a seguito di un'infezione virale.
I risultati rafforzano l'importanza di prevenire le infezioni respiratorie, soprattutto nelle persone con una storia di cancro. "Questi risultati rivelano come i virus respiratori possano aumentare il rischio di recidiva del cancro", sottolinea l'articolo, evidenziando anche la necessità di implementare strategie di prevenzione e trattamento.
La ricerca suggerisce un approccio più completo al trattamento del cancro, che includa la protezione contro i virus più comuni. "Non si tratta solo di attaccare le cellule tumorali, ma anche di anticipare i fattori che possono scatenarle", concludono gli autori dello studio.
Titolo secondo titolo
Gallia est omnis divina nella terza parte, quarum unam incolunt Belgae, aliam
dfsf
dfdffsff
yucatan