In Usa per i malati di tumore rischio doppio di bancarotta

"La scoperta di un nuovo farmaco innovativo contro i tumori non è la fine auspicata della storia, bensì è solo l'inizio". Sono le parole dell'oncologa americana Dawn L.Hershman dal congresso dell'American society of clinical oncology (Asco), e si riferiscono al fenomeno della tossicità finanziaria in particolare nel cancro al seno, ovvero il peso dell'impatto economico della malattia sulla vita delle pazienti. Un fenomeno che è stato al centro di molte sessioni dell'Asco. In Usa questa sta diventando infatti un'emergenza: le persone che hanno superato il cancro hanno un rischio doppio di dichiarare bancarotta mentre il 62% di questi pazienti ha contratto debiti per potersi garantire le cure. Ma anche in Italia i dati sono preoccupanti: una paziente su 4 dichiara pesanti danni economici e al Sud si registra il picco dei costi legati alla malattia con oltre 4mila euro l'anno. Hershman è stata tra le prime, già 10 anni fa, ad iniziare a studiare il fenomeno della tossicità finanziaria legata al tumore al seno e per i suoi studi ha oggi ricevuto il prestigioso premio 'David Karofsky' dell'Asco, tenendo una lettura magistrale. "Le grandi scoperte farmacologiche nel campo dell'oncologia sono solo l'inizio della storia - ha affermato dinanzi ad una platea di centinaia di specialisti riuniti a Chicago - perchè se i pazienti, come oggi spesso accade, non sono poi in grado di poter avere quella cura anche per il peso economico che le cure anticancro comportano, allora il successo sarà relativo". Sono tanti i fattori che pesano economicamente e che spesso portano all'abbandono delle cure: dai costi diretti come quelli necessari per vari esami medici o per l'ospedalizzazione, ai costi indiretti come i trasporti, il cibo e l'aloggio in caso di necessità di spostarsi in centri più lontani, la cura dei figli da affidare ad altri. Ed ancora: la perdita in alcuni casi del lavoro o la necessità di dover utilizzare i risparmi. Secondo i dati comunicati all'Asco, oltre il 70% dei pazienti oncologici statunitensi ha avuto serie esperienze di tossicità finanziaria. E tra coloro costretti a dichiarare bancarotta, secondo un'indagine presentata al congresso, si registra anche un aumento del tasso di mortalità. Un fenomeno dinanzi al quale gli esperti chiedono di intervenire. Anche in Italia i recenti dati di un sondaggio Andos-Crea mostrano una realtà preoccupante: il 32,1% delle pazienti con tumore al seno ha ridotto le spese per le attività ricreative (vacanze, ristoranti o spettacoli) e il 10,3% addirittura quelle per beni essenziali, come il cibo; il 20,7% è stato costretto a intaccare fonti di risparmio (Tfr, investimenti, fondi) proprio per far fronte ai costi sanitari conseguenti alla neoplasia. E sono forti le preoccupazioni per il futuro: quasi il 30% teme di rimanere disoccupato a causa della malattia e il 42,9% delle under 40 è condizionato nella decisione di avere figli.
ansa