Legge Duplomb: il Consiglio costituzionale emetterà la sua decisione "a priori" il 7 agosto

Il Consiglio costituzionale emetterà la sua attesissima decisione sulla contestata legge Duplomb , che reintroduce un pesticida in via eccezionale, il 7 agosto, ha annunciato l'istituzione venerdì 25 luglio.
La decisione dei Saggi, che possono censurare tutta o parte della legge, sarà attentamente esaminata, poiché una petizione depositata sul sito web dell'Assemblea nazionale che chiede l'abrogazione del testo ha raccolto più di 1,9 milioni di firme, un record per un'iniziativa di questo tipo.
A metà luglio, deputati e senatori di sinistra hanno presentato ricorso al Consiglio costituzionale, sostenendo che la legge, approvata dal Parlamento l'8 luglio, è incompatibile con la tutela dell'ambiente e il diritto alla salute.
I parlamentari hanno anche denunciato le condizioni in cui il testo è stato esaminato. Nessun emendamento ha potuto essere discusso in aula, poiché il testo è stato respinto categoricamente dai suoi sostenitori per eludere quella che hanno definito "ostruzionismo" da parte della sinistra.
La legge del senatore repubblicano Laurent Duplomb autorizza in particolare la reintroduzione condizionata dell'acetamiprid, un pesticida della famiglia dei neonicotinoidi vietato in Francia ma autorizzato nel resto d'Europa.
Questo prodotto, tossico per la biodiversità e potenzialmente per la salute umana, è richiesto dai produttori di barbabietole e nocciole, che ritengono di non avere alternative per combattere i parassiti e di essere soggetti alla concorrenza sleale dei produttori stranieri.
I ricorrenti presso il Consiglio costituzionale ritengono che tale reintroduzione contravvenga in particolare ai principi di precauzione e di non regressione ambientale.
La legge, presentata dai suoi sostenitori come risposta alle proteste agricole del 2024, contiene altre misure controverse, ad esempio l'innalzamento delle soglie di autorizzazione ambientale per gli allevamenti intensivi o la facilitazione dello stoccaggio dell'acqua per l'irrigazione delle colture (mega-bacini).
Se il testo non verrà censurato dal Consiglio costituzionale, la sinistra chiede già a Emmanuel Macron di chiedere una nuova deliberazione della legge in Parlamento, come la Costituzione gli consente di fare.
Se verrà promulgato dal presidente, diversi gruppi di sinistra, tra cui i socialisti, hanno annunciato che intendono presentare un disegno di legge che abroghi le disposizioni del testo agricolo.
BFM TV